Matteo Zauli, figlio di Carlo Zauli, scultore ceramista, intraprende gli studi da manager culturale.
Nel 2002, converte insieme alle sorelle lo studio del padre nel Museo Carlo Zauli, che da allora dirige.
Insegna management e gestione dei beni culturali.
Cura mostre, eventi, residenze e festival legati in particolare all’uso della ceramica nei linguaggi contemporanei in Italia e all’estero.
Vive a Faenza.
La sua esperienza professionale nasce nel 1995, quando, accanto al lavoro organizzativo nello studio di scultura paterno, e dopo gli studi di management culturale presso Fondazione Fitzcarraldo, fonda l’associazione Diatonia insieme a due amici, un musicista e un’architetto-designer, con lo scopo di utilizzare l’arte contemporanea quale strumento fondamentale per lo sviluppo della città nella quale è nato, Faenza. Un percorso che li ha portati a organizzare mostre e spettacoli in ambiti e luoghi spesso non deputati e in disuso, sia pubblici che privati e che è stato la premessa per il progetto di nascita del Museo Carlo Zauli, di cui è stato ideatore nel 2002. Un impegno, quello verso la sua città, che non ha mai abbandonato e da cui recentemente è nato anche il progetto Distretto A (Faenza Art District) di cui sono è uno dei fondatori nel 2012.
Matteo Zauli si occupa di approfondire ricerche artistiche e di porle in relazione con gli spazi espositivi, ponendo un dialogo tra questi due elementi. Due sono gli ambiti in cui si muove, entrambi indagati negli anni di esperienza alla direzione del Museo Carlo Zauli: la relazione tra materiali scultorei “classici” e il pensiero contemporaneo e la riscoperta di percorsi artistici non valorizzati quanto meritano, che ora applica anche ad altri territori e contesti esterni al museo.
Fra i principali progetti realizzati:
RESIDENZE D’ARTISTA al Museo Carlo Zauli che, realizzata tra il 2003 e oggi, ha visto protagonisti artisti quali Salvatore Arancio, Gianni Caravaggio, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Jonathan Monk, Bruno Peinado, Diego Perrone, Daniel Silver, Patrick Tuttofuoco, Sisley Xhafa, e che dal 2017 ha portato anche sul territorio toscano con i progetti Materia Montelupo e Doppio Circuito.
RESTROSPETTIVE SULL’OPERA DI CARLO ZAULI, tra le quali quelle alla Garth Clark Gallery di New York (2004), al National Museum of Modern Art di Tokyo e di Kyoto (2007-8), a Torino (a Palazzo Bricherasio e in via Lagrange nel 2009), ai Magazzini del Sale di Cervia (2011), al Museo Medievale di Bologna (2014).
ALTRI EVENTI SULLA CERAMICA CONTEMPORANEA, come le mostre In Forma di Ceramica, dedicata all’intera collezione contemporanea MCZ alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia (2014), la retrospettiva storica Terra Viva (2004), dedicata alla scultura italiana in ceramica negli anni settanta, Terra Provocata, alla Fondazione del Monte di Bologna, About a vase organizzata per Fondazione Museo Montelupo, la curatela di premi legati ai territori ceramici, e altri eventi come il Ceramic Performing Festival di Montelupo.
Matteo Zauli si occupa di formazione, trasferendo le linee guida della sua esperienza professionale a gruppi di studenti – tecnici superiori, universitari e post universitari – ponendo l’accento sui problemi di fattibilità economica e sociale e al rapporto tra programmazione artistica e politiche territoriali, dando un ruolo attivo dello studente, con ampio utilizzo di esercitazioni concrete, fino alla realizzazioni di veri progetti organizzativi e curatoriali.
Ha ideato insieme a Guido Molinari il Corso per Curatori al Museo Carlo Zauli, pratico e teorico, gratuito, per un numero selezionato di studenti, in collaborazione con diverse Accademie di Belle arti italiane, in un programma di approfondimento del mestiere del curatore. Sempre all’interno del museo dal 2018 conduce Arte Superiore, in collaborazione con Artbreakers, concepito per le scuole superiori, dall’attitudine fortemente didattica e formativa, in una visione di rete e progettazione culturale condivisa.
Ha condotto corsi in aula presso Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia e docenze presso i corsi di Alta Formazione della Regione Emilia Romagna, IED, IUAV, Fondazione Fitzcarraldo, Flash Art Shool e Corsi ITS per la valorizzazione dei beni cultuali in relazione al turismo.